I Beagle “testimoni chiave” nel processo contro Green Hill

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Saranno presenti tutti i Beagle salvati dall’allevamento di Montichiari, insieme alle loro famiglie affidatarie, alla seconda udienza che si terrà questa mattina al tribunale di Brescia contro i loro aguzzini.

Gli imputati, per maltrattamento e uccisione di animali, sono Bernard Gotti e Ghislane Rondot, co-gestori di Green Hill 2001 della Marshall Bioresources e della Marshall Farms Group, oltre a Roberto Bravi e Renzo Graziosi rispettivamente direttore e veterinario dell’allevamento,

Al loro avvocato, Luigi Frattini, che nell’ultima udienza del 29 ottobre aveva tracciato un quadro apocalittico delle condizioni dei cani salvati in rapporto a quelle nell’allevamento, le “Famiglie dei Beagles in affido”, consegneranno il diario delle condizioni di vita dei Beagle, tutti curati e coccolati.

“La Lav risponderà così alla provocazione dell’avvocato della difesa – ha detto Gianluca Felicetti, presidente Lav – Per lui sarebbe bastata una ricerca su internet ma i dati che saranno diffusi testimonieranno proprio il contrario di quanto affermato”.

Domani in Tribunale sarà la giornata dell’ascolto dei sedici testi richiesti dal Pubblico Ministero Ambrogio Cassiani per sostenere le imputazioni di maltrattamenti e uccisioni di animali. Fra questi, veterinari, agenti del Corpo Forestale dello Stato, il direttore sanitario dell’Asl di Brescia Francesco Vassallo, consulenti informatici e dipendenti della stessa Green Hill.

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