L’etichetta dei cani al parco: a Monza c’è un nuovo regolamento

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C’è chi pensa che portare il cane al parco significhi semplicemente sguinzagliarlo nell’area cani e attendere, magari mentre si guarda il telefonino, che abbia fatto una corsetta e tutti i suoi bisognini. Per questo le liti tra proprietari sono all’ordine del giorno e un regolamento, che disciplini tempi e modalità di utilizzo, dovrebbe essere obbligatorio in tutte le città.

Monza, città sempre attenta alle esigenze di cani e padroni, ha appena varato un suo regolamento per la frequentazioni della aree cani che bloccherà sul  nascere qualsiasi discussione. A cominciare da quelle sui tempi di permanenza nell’area. Non tutti i cani infatti sono socializzati e disposti a condividere il loro spazio con altri simili, ma non possono nemmeno monopolizzare il Parco a loro piacimento. D’ora in avanti, tutti i frequentatori delle aree cani, non potranno intrattenersi per più di 20 minuti.

E ci sarà anche un’accurata selezione all’ingresso. I cani che accedono alle aree verdi devono essere identificati con microchip, registrati all’analisi canina e in regola con le profilassi vaccinali . Al punto 4 si legge anche che “cuccioli di età inferiore a tre mesi, femmine in calore, cani malati o convalescenti e aggressivi possono accedere all’area solo in assenza di altri cani”.

Ai padroni spetta invece “il compito di adoperarsi per favorire la socializzazione tra i cani, evitando con cura ogni comportamento che possa scatenare aggressività o competizione, tra cui distribuire alimenti o introdurre giochi violenti o che possano costituire fonte di eccitazione”.

L’amministrazione da parte sua si occuperà infine “alla pulizia, allo svuotamento dei cestini, allo sfalcio dell’erba e alla manutenzione ordinaria” e “periodicamente, o quando se ne ravvisi la necessità, alla disinfestazione e alla disinfezione”.

redazione@vanitypets.it