La storia del cane Angelo è diventata un cortometraggio

cortometraggio cane angelo

Terminate le riprese del cortometraggio firmato Newscapes Entertainment e LNDC. La storia di Angelo sarà raccontata con delicatezza e senza scene cruente, ma dando spazio anche alle persone buone che il povero cane ha incontrato sul suo cammino.

Tanti ricorderanno la storia di Angelo, il dolce randagio di Sangineto (CS) che ha pagato con la vita la sua innata fiducia verso gli umani. I suoi assassini hanno ricevuto, in primo grado di giudizio, una pena tanto esemplare quanto purtroppo irrisoria. Questa triste vicenda ha giustamente indignato tutta Italia e Angelo è diventato ben presto il simbolo di tutti quegli animali vittime di abusi, maltrattati e uccisi da persone crudeli e senza cuore.

Per questo motivo, Newscapes Entertainment ha pensato di coinvolgere LNDC in un progetto a cui l’associazione ha creduto molto fin dall’inizio: un cortometraggio intitolato “Angelo – Life of a Street Dog” per onorare la memoria di questo dolce cane di strada e sensibilizzare più persone possibili sulla dura vita dei tanti randagi che ancora oggi popolano l’Italia.

“Voglio ringraziare innanzitutto il regista Andrea Dalfino per averci scelto come partner ufficiale di questo ambizioso progetto – afferma Piera Rosati, Presidente LNDC – Grazie a questo cortometraggio la storia di Angelo farà il giro del mondo e sarà di monito per tutti. Andrea ha scelto di raccontare la storia con grande delicatezza e non ci saranno scene cruente. Al contrario abbiamo voluto dare spazio anche alle persone buone che Angelo, come ogni altro randagio, ha incontrato sulla sua strada.”

“Abbiamo voluto raccontare anche un pezzetto della vita di Angelo, non focalizzarci solo sulla sua morte per poter essere in grado di lasciare anche dei messaggi positivi e di speranza a tutti coloro che decideranno di guardare il nostro film – aggiunge il regista Andrea Dalfino – Ovviamente la fine tragica di Angelo è stata la molla che mi ha spinto a realizzare questo corto, perché non cada tutto nel dimenticatoio. E vorremmo anche che questa tragedia non sia avvenuta invano, da qui l’idea di devolvere tutti gli eventuali proventi a progetti in favore degli animali maltrattati”.

Il grazie più grande va anche a Lapo, un cane di canile seguito dalla Sezione LNDC di Altamura, che per qualche giorno ha fatto rivivere Angelo regalando tante emozioni. E ovviamente grazie a Roberto Marchesini e agli educatori cinofili SIUA per assistito durante le riprese e aver garantito il benessere di Lapo e degli altri animali coinvolti.

redazione@vanitypets.it