Premi: Cosa sono e come usarli al meglio

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Al giorno d’oggi, il “Metodo gentile” è la più diffusa tecnica di addestramento. Questa pratica si basa sul rinforzo positivo e cioè, nel premiare il cane ogni qualvolta emetta un comportamento a noi gradito. A differenza dei tradizionali metodi, in cui ci si impone con la forza, il cane impara perché è piacevole farlo. Ciò ci permetterà di avere un fedele amico a quattro zampe che, senza temerci, eseguirà i nostri comandi.

Per rinforzare il cane si usano dei premi, che possono essere:
–    Alimentari (snacks, biscottini, würstel, formaggio…)
–    Affettivi (lodi verbali, coccole…)
–    Ludici (palline, corde, peluche…)

Le gratificazioni non le scegliamo noi, ma il cane! Infatti, perché Fido impari, deve essere molto motivato. Il cibo si presenta come la soluzione più pratica, in genere associata a delle lodi.

Come scegliere il premio migliore?
Si può sperimentare un test facendovi aiutare da un amico a tenere il vostro cane fermo. Davanti a lui, disponete, ben distanziati, quattro bocconcini che possono essere ad esempio würstel, formaggio e due diversi tipi di biscotti per cani. Lasciatelo libero di scegliere e prendete nota dell’ordine in cui li mangia. Ripetete più volte e invertite la disposizione dei bocconcini. Dopo qualche ripetizione, saprete con certezza il premio che il vostro amico peloso preferisce.

Per l’addestramento sono preferibili i “premietti” morbidi e piccoli, in modo che il cane riesca a mangiarli velocemente senza distrarsi e perdere la concentrazione. Fondamentale è che il cibo scelto non sia la pappa di ogni giorno, ma sia qualcosa di veramente speciale, ovviamente tenendo conto che non deve essere qualcosa che possa fargli male. Lo stesso test si può effettuare con diversi giochi, o anche tra giochi e cibo. In genere, il gioco viene usato solo se Fido rifiuta il cibo perché è molto più scomodo e poco pratico.

Come usare il premio nel modo migliore?
Quando si inizia ad insegnare un comando il boccone rappresenta un’esca nel vero senso della parola. Ad esempio, per insegnare il seduto si tiene il würstel nella mano, si fa annusare al cucciolone, la si dirige verso la coda, si aspetta che si sieda, si dice “Bravo!” e poi si premia.
Dopo un po’ di ripetizioni Fido avrà imparato il gesto del seduto e la ricompensa non verrà più tenuta in mano, ma data solo alla fine. In questo caso il bocconcino non ha più anche la funzione di esca, bensì solo quella di gratificazione. All’inizio il nostro amico a quattro zampe otterrà qualcosa ogni volta che emetterà il comportamento da noi richiesto, in seguito, applicheremo uno schema di rinforzo variabile, ovvero premieremo non più sempre, ma in maniera casuale (es. ogni due seduti un premio, poi ogni cinque, poi dopo tre oppure ogni tot secondi). Questo tipo di rinforzo è molto efficace, in quanto i cani, non riuscendo più a prevedere il premio, si sforzano di più e cercano di eseguire il comando più velocemente o in modo migliore.

Bisognerà sempre gratificare il cane?
Si! Ma questo non significa andare sempre in giro con quintali di würstel in tasca. Se il nostro cane avrà imparato che “bravo!” significa che ha fatto qualcosa di positivo, a volte lo potremo rinforzare solo con le lodi. Ovviamente, il biscottino ogni tanto si deve assolutamente dare anche quando il comando sarà appreso completamente, giusto per rinfrescare la memoria del nostro cane.
Quando si esce in passeggiata è buona cosa portarsi dietro qualche ricompensa che può essere usata per esercitarsi fuori casa o in caso di emergenza.

Il premio sarà sempre lo stesso?
No, all’inizio dell’addestramento dovrà essere la cosa, per lui, più buona del mondo, ma, in seguito, quando andremo a rinfrescargli la memoria potremo utilizzare qualcosa che gradisce, anche se un po’ meno. I bocconcini speciali vanno usati, quindi, quando il cane deve sforzarsi molto e, dunque, deve essere molto motivato.

Il premio si può eliminare subito fuori casa?
No, bisogna precisare che se Fido impara il seduto in casa e lì riusciamo ad ottenere il comando anche senza bocconcino, non possiamo pretendere di uscire ed avere lo stesso risultato. Bisognerà ripetere il lavoro fatto in casa anche fuori come ad esempio al parco, ovviamente utilizzando i “premietti”, fino a raggiungere dei buoni risultati e diminuire, quindi, i rinforzi alimentari. Esercitandosi in vari posti, si avrà un amico a quattro zampe che, quando ci fermeremo a parlare con qualcuno, si siederá con piacere al nostro fianco.

Giulia Minonzio
Educatore Cinofilo CSEN