Nati per correre: i cani da slitta della Iditaroad Race

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Lavorano in gruppo, nelle condizioni più estreme, attraversando l’Alaska e sono sempre in movimento. Sono i cani da slitta più temerari al mondo quelli che partecipano alla Iditaroad e che il fotografo Albert Lewis ha ritratto a modo suo.

Ovvero in un contesto e in pose che non sono proprio quelle in cui siamo abituati a vederli. “Ho voluto fotografare i cani da slitta singolarmente e su un semplice telo bianco perché ognuno di loro, al di là del gioco di squadra, ha una personalità unica. Ci parlano a modo loro, ci ricordano le cose preziose che condividiamo: vita, l’amore, l’ultima frontiera e il viaggio in un luogo lontano che tutti prima o poi facciamo”.

Un’impresa “monumentale”, come la definisce Lewis, perché li ha inseguiti durante tutta la gara, per 25 giorni, e ne ha fotografati ben 360. Gli scatti sono diventati un libro, “Born to Run” e presto Lewis uscirà con un nuovo volume dedicato però ai cani da valanga che lavorano nelle stazioni sciistiche di tutto il mondo.

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