Rubano un cane e lo rivendono ad un ristorante cinese

ruizhi

Questa storia, raccontata dal Telegraph, ha dell’incredibile. Se da noi il rapimento dei cani è diffuso e nasconde traffici legati al combattimento tra cani, all’accattonaggio e al mercato degli animali da compagnia di lusso, in Cina ha sfaccettature molto diverse e molto più crudeli.

Ruizhi, che significa saggezza, era un esemplare di Alaskan Malamute acquistato dal signor Yang Xu in un allevamento di Los Angeles. Cresciuto nella città settentrionale cinese di Tonghua è stato allevato con cura. Il cane era abituato a girare libero nel garage del padrone, rivenditore di pneumatici Dunlop, e a gironzolare nella piazza del quartiere.

E’ li che è stato attirato dai suoi rapitori, usando l’infallibile richiamo di una cagnetta in calore, e sottratto al proprietario. “Ho rivisto tutta la scena attraverso le telecamere di sorveglianza del mio garage – ha raccontato – Si vedono queste persone, con un cane tipo Golden Retriever, ferme dall’altro lato della strada. Ruizhi, attirato dalla femmina, si è avvicinato e poi si vedono loro che gli mettono un guinzaglio e lo caricano su un furgone”.

Yang Xu è riuscito a fare identificare uno dei rapitori e a rintracciarlo, ma ormai Ruizhi era stato rivenduto al titolare di un ristorante che serve il cane come portata principale. Anche in questo caso, la conferma è arrivata dalle telecamere a circuito chiuso del locale.

“Si vede il rapitore che consegna il mio cane al titolare del ristorante, riceve i soldi e poi… Ho smesso di guardare”. Il cane è stato ucciso e cucinato per i commensali e il commento del ristoratore è ancora più sconcertante: “di solito acquistiamo i cani da persone che non li possono più tenere – avrebbe detto – Se avessi saputo che quel cane valeva così tanto, avrei fatto pagare la zuppa molto di più.

redazione@vanitypets.it