Osmodog, il primo cane addestrato per la ricerca dei coleotteri

osmodog teseo

Si chiama Osmodog ed è il cane ‘amico’ del coleottero Osmoderma eremita, specie protetta dalla Ue e marker della qualità ambientale. Il Golden Retriever Teseo, addestrato sotto la guida di Paolo Audisio del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie C. Darwin della Sapienza, è il primo esempio di cane molecolare adoperato per scovare le larve di Osmoderma eremita, una specie classificata, all’interno del progetto europeo Mipp (Monitoraggio di Insetti con la Partecipazione Pubblica), come ‘prossima alla minaccia’ e ormai rara in gran parte dei Paesi europei.

L’obiettivo principale del progetto, iniziato alla fine del 2012 e terminato il 30 settembre 2017, è stato quello di sviluppare metodi standard e non invasivi per il monitoraggio di alcune specie di coleotteri saproxilici, fra i quali appunto Osmoderma eremita. Tra i beneficiari associati del progetto, l’Università La Sapienza ha seguito l’addestramento di Osmodog, un cane da ricerca per la conservazione, che individua le larve di Osmoderma eremita nel loro habitat, cioè all’interno di cavità di vecchi e grandi alberi (querce, castagni, salici, faggi, pioppi ecc.), una nicchia ecologica molto ristretta e in costante riduzione.

I maschi adulti del coleottero Osmoderma eremita producono un particolare ferormone tanto intenso da essere percepito anche dall’uomo. Questa particolare caratteristica è stata sfruttata per prevedere il monitoraggio della specie tramite l’utilizzo di un cane ‘targettizzato’ alla percezione ed al riconoscimento specifico dell’odore emesso dal coleottero, sebbene sia stato poi applicato all’individuazione dei suoi soli stadi larvali.

Al termine del periodo di addestramento, Osmodog ha dimostrato un’ottima capacità nello scovare le larve della specie target; dai test effettuati con il suo addestratore e conduttore Fabio Mosconi, Teseo ha mostrato infatti una accuracy (la percentuale totale di segnalazioni corrette) del 92% circa. I risultati ottenuti dai test sono stati pubblicati nella rivista scientifica internazionale Nature Conservation.

Il progetto Mipp (Monitoraggio di Insetti con la Partecipazione Pubblica) è un progetto del Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare Carabinieri, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Life+, della durata di 5 anni. I beneficiari associati del progetto sono stati Sapienza Università di Roma, Università degli Studi Roma Tre, ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia e Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria – DC Firenze.

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