Mondadori presenta “Sirus il Fox Terrier che (quasi) cambiò la storia”

libro cane sirus

Il nazismo è alle porte e anche per un cane è pericoloso avere un nome ebreo. Così il Fox Terrier Levi diventa Sirius, una stella luminosa nella notte nera che avanza. Ma le trasformazioni non finiscono qui fino a portare il fox terrier ad imparare un linguaggio particolare per spifferare i segreti del Fuhrer.

E’ il punto di vista di un cagnolino quello dal quale vengono raccontati i terribili anni della Germania nazista in “Sirius, il Fox Terrier che (quasi) cambiò la storia” di Jonathan Crown, pubblicato da Mondadori per il Giorno della Memoria.

Una scelta, quella di affidarsi allo sguardo leggero di un quattro zampe per raccontare quel periodo buio, che ha fatto discutere quando il libro è uscito in Germania nel 2014. Lo scrittore tedesco ne ha parlato come del “primo romanzo di un cane” e spera anche che “questo incoraggi altri animali domestici a far sentire la propria voce e riscrivere la storia mondiale”.

Crown, pseudonimo del giornalista Christian Kammerling che dopo aver vissuto per un periodo in America è tornato in Germania e ora vive tra Zurigo e Berlino, spiega insomma di essersi limitato “a registrare le vicende di famiglia che gli ha raccontato Alfa, il suo Fox Terrier, nipote dell’eroe del romanzo”.

Levi è l’amato cane della benestante famiglia del biologo Carl Liliencron, esperto di microscopia, membro dell’Accademia tedesca dei naturalisti, la Leopoldina. Per il professore, “tutto quello che è più grosso di quattro millesimi di millimetro” è privo di interesse. Anche la politica, l’ascesa di Hitler, sono cose troppo grosse per catturare la sua attenzione. Ma prima o poi dovrà farci i conti. Così quando i nazisti si impadroniscono delle strade di Berlino e verrà espulso dalla Leopoldina in quanto “scienziato non ariano”, vedendosi annullato anche il suo diritto allo stipendio e alla pensione, sarà Sirius il primo a capire la sua disperazione. “Un uomo costretto a piangere è lo spettacolo più triste del mondo” dice.

Ma la famiglia riuscirà a scampare ai rastrellamenti nazisti e salperà verso l’America dove Carl cambierà cognome in Crown e dove il cagnolino Sirius, unico sopravissuto della sua cucciolata, conquisterà Hollywood diventando la star Hercules di un western di successo, con tanto di inviti a party di divi da Marlene Dietrich a Frank Sinatra. Dopo mille peripezie, tra cui un ingaggio al Circo Barnum, e tra sfortunati eventi il Fox Terrier si ritroverà poi per errore su una nave che lo riporta a Berlino e lì, con il nome di Hansi, diventerà il prediletto purosangue del Fuhrer “l’uomo da cui è fuggito per una vita intera” che ora lo crede suo fidato amico a quattro zampe e trova nel cane un grande conforto.

Da quella posizione il cane potrà svelare piani segreti imparando ad esprimersi attraverso il pianoforte, ogni tasto una lettera. Il Fox Terrier sarà anche testimone di nozze, insieme a Goebbels, al matrimonio di Hitler con Eva Braun e assisterà alla sua fine nel bunker. Simpatico e abile come il cagnolino del film ‘The Artist’, il protagonista del romanzo di Jonathan Crown attraversa gli anni della Seconda guerra mondiale con uno sguardo ingenuo ma anche coraggioso in un’atmosfera piuttosto fiabesca, in cui si rivela “un combattente della resistenza a quattro zampe”.

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