Lupi in Vaticano per la campagna #salviamofratellolupo

lupi vaticano

Tre lupi nella notte a Piazza San Pietro, un lupo solitario in pieno giorno su Via della Conciliazione e uno che si nasconde nel Colonnato del Bernini. I lupi scendono dai boschi e assediano il Vaticano, ma è solo una campagna lanciata dal Parco della Majella per sfatare i falsi miti legati a questi animali, sensibilizzare e diffondere una corretta informazione.

La web campaign #Salviamofratellolupo, insomma, porta con sé un vero proprio vademecum sui lupi e, con foto e vignette, racconta questo meraviglioso carnivoro e anche tutte le falsità che lo riguardano.

Tra le ‘dicerie’ più diffuse e dannose c’è quella secondo la quale i lupi sono stati reintrodotti artificialmente in Italia, ma anche che i lupi attaccano l’uomo o ancora che, se non cacciati, i lupi invaderanno il Paese. Affermazioni del tutto sbagliate, sottolinea la campagna, che però hanno contribuito a determinare fenomeni come il bracconaggio, l’avvelenamento e l’uccisione con i lacci di numerosi esemplari ogni anno.

“Con questa campagna siamo voluti uscire dagli schemi della comunicazione convenzionale e puntare al paradossale – spiega Franco Iezzi, presidente del Parco della Majella – È intollerabile che ancora oggi, dopo tanto lavoro svolto dalla comunità scientifica e dai parchi per recuperare questa specie a rischio estinzione, in alcune culture molto radicate nel nostro Paese i lupi siano considerati incarnazione vivente di perfidia e cattiveria e come tali animali da sterminare”.

#salviamofratellolupo recupera l’idea francescana del lupo come parte integrante e indispensabile dell’ecosistema, che per avere giustizia non vede altra strada se non quella di rivolgersi proprio a Papa Francesco per porre fine alla persecuzione ai danni della sua specie. (AdnKronos)

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