Letture a 4zampe: il “Canile 3.0” secondo Luca Spennacchio

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Luca Spennacchio, uno dei più qualificati educatori cinofili italiani, ha pubblicato il suo primo libro. “Canile 3.0: cani, persone, società” è un volume dedicato ai canili e al come renderli strutture migliori per i cani e per le comunità che li ospitano.

Dopo una vita trascorsa nei canili, prima come volontario, poi come educatore, infine come formatore, Luca Spennacchio ha deciso mettere la sua esperienza al servizio degli operatori e dei volontari, concretizzando un modello di canile ideale. Una struttura quale luogo di servizi alla cittadinanza e di diffusione culturale per la rivalutazione del rapporto uomo-cane.

Partendo dall’analisi dei canili, fino al modello ideale – il 3.o appunto -, Spennacchio fornisce tutti gli strumenti per operare la trasformazione; per far scattare quel meccanismo di partecipazione che con il tempo dovrebbe rendere il canile quella struttura che genera anche profitto e che si auto-sostiene, tenendo sempre ben presente che l’obiettivo è il benessere degli animali di cui si occupa.

Il virtuosismo è doppio infatti: da una parte una struttura funzionale, gestita da professionisti può aiutare i cani abbandonati ad essere adottati più velocemente. Diminuendo le presenze si può quindi pensare di ottimizzare la struttura trasformando i box vuoti in pensione aprendo così alla cittadinanza anche con una serie di altri servizi che attirano le aziende e generano profitto.

E anche l’aspetto socio-culturale dell’operazione è lodevole. Il libro non è rivolto solo a chi opera in canile, ma anche ai cittadini e ai proprietari di cani. L’educazione cinofila serve alle persone per imparare cose sul cane, non a insegnare al cane a fare delle cose che in realtà sa già fare. Sembra assurdo, visto che ci accompagniamo a loro da migliaia di anni, ma ancora oggi si sceglie un cane senza sapere quale sia la sua indole e la sua natura e finché sarà così, la gente prenderà cani che poi si troverà a non saper gestire e li porterà in canile”. 

In parte manuale, in parte memoria autobiografica, in parte riflessione filosofica sul cane, questo libro ci prende per mano in un viaggio attraverso la realtà del canile, ma soprattutto all’interno della più stretta relazione tra l’uomo e un animale altro e, infine , nella mente stessa del nostro partner più antico: il cane.

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