La storia di Italo, il “cane gentiluomo”, diventa un Film

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In un giorno non ben identificato della primavera 2009 a Scicli (borgo siciliano in provincia di Ragusa, famoso per essere il set del Commissario Montalbano) compare, quasi dal nulla, un nuovo cittadino: un meticcio sporco e affamato in cerca di una casa e di bipedi a cui voler bene.

Una nuova presenza inizialmente osteggiata da cittadini e ristoratori di Scicli, spaventati dal randagio, libero di circolare per le meravigliose vie barocche della città. Una diffidenza ingiustificata che questo straordinario cane è riuscito a sbaragliare grazie al suo coraggio, cuore e a una grande dose di caparbietà.

Inizialmente allontanato da tutti i bar e ristoranti del paese, per mesi Italo (nome con cui è diventato famoso) ha preso parte a tutti i momenti d’incontro della città: presenziava alle funzioni religiose, seguiva cortei e processioni, partecipava alle varie sagre paesane. Non ha mai dimenticato i bambini (che andava a salutare ogni giorno fuori da scuola) e, quotidianamente, ha accolto alla fermata dell’autobus i turisti curiosi di scoprire il prezioso centro storico della città.

Una presenza costante e discreta che, giorno dopo giorno, ha conquistato il cuore dei residenti anche grazie ai grandi atti di coraggio di cui si è reso protagonista. Una notte, per esempio, è corso in aiuto di una ragazza mettendo in fuga i suoi aggressori e da quel giorno è diventato il suo body guard personale, scortandola a casa alla fine ogni turno lavorativo serale. 

Italo non ha mai avuto un solo padrone, ma era il cane di un Paese intero che, fino al giorno della sua morte (31 dicembre 2011), lo ha accudito, sfamato e amato. Oggi Italo riposa nella Villa Comunale di Scicli, il suo nome è ormai un mito e la sua vita è già diventata un film, della regista modicana Alessia Scarso che uscirà nelle sale cinematografiche il prossimo 15 gennaio.

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