Kiev: raccolta firme per il rifugio di Andrea, morti 75 cani

incendio rifugio italia

Un incendio doloso ha distrutto il Rifugio Italia, fondato in Ucraina dall’italiano Andrea Cisternino, per salvare da soprusi e maltrattamenti i cani di Kiev.

“Un gesto di inaudita barbarie – lo ha definito al Lega del Cane in un comunicato – Non ci sono altre parole per descrivere la tragedia che si è consumata nella notte tra sabato e domenica, dove un incendio appiccato dalle mani criminali di individui vigliacchi e crudeli ha distrutto il Rifugio Italia”.

A farne le spese i 75 cani accuditi da Andrea, “che lì avevano trovato scampo dalla persecuzione contro i randagi, in atto ormai da anni in quel Paese. Il Rifugio Italia è nato infatti dall’impegno quotidiano a tutela degli animali in una nazione in cui le vittime designate vengono catturate e massacrate a opera dei famigerati dog hunter“.

I “cacciatori di cani” uccidono con metodi raccapriccianti come quello di gettarle ancora vive nei forni crematori. Il fotoreporter aveva costruito nel 2014 l’ostello modello per i più deboli mattone su mattone, incurante della minacce di cui è costantemente oggetto. “Poi, l’altra notte, assassini senza cuore né coscienza, per pura cattiveria, hanno voluto infrangere il sogno di chi si batte contro la mattanza dei cani in Ucraina”.

Andrea non si arrende. Per sostenere la sua battaglia è nata una sottoscrizione su Change.org destinata all’ambasciata Ucraina. Firmate!

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