Giallo sulla morte del cane Kaos: è stato davvero avvelenato?

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Sulla morte di Kaos e’ in corso un’inchiesta della procura dell’Aquila con le indagini affidate ai Carabinieri forestali che hanno fatto rilievi sequestrando la carcassa per gli accertamenti autoptici fatti presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo. E proprio da questi emergerebbero dei dubbi sulla reale causa di morte del cane.

In un primo momento infatti, l’autopsia aveva rilevato una morte naturale dovuta ad un problema congenito al cuore del cane. Risultati da subito contestati dal proprietario, Fabiano Ettorre: “ci sono molti punti oscuri, per le persone ci vogliono giorni e qui in 24 ore e’ stata fatta l’autopsia e sono stati dati i risultati. Un infarto in cani come Kaos, addestrati e allenati alla fatica e allo stress e’ molto raro. Avviene solo in animali da zoo”.

I risultati dell’esame tossicologico, per il quale il veterinario aveva pronosticato un mese di attesta, sono già stati diffusi e si parla “presenza di metaldeide”, un prodotto chimico in tavoletta che viene usato in agricoltura come lumachicida ma anche come combustibile per il campeggio o inserito nelle razioni da combattimento militari.

Quindi avvelenamento si, ma non doloso come da subito si è pensato. L’assunzione del veleno da parte del cane, che potrebbe essersi imbattuto nella sostanza in un campo, sarebbe avvenuta in modo accidentale . E questo aspetto specifico sarà valutato dall’inchiesta in corso da parte dei servizi veterinari locali e dell’autorità giudiziaria.

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