Biennale: sei Doberman nella performance di apertura

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Sei cani, che si alternano a due a due, da una settimana sono chiusi in una grande gabbia a ridosso del padiglione della Germania ai Giardini della Biennale, protagonisti della performance di apertura dell’artista Anne Imhof e del suo “Faust”.

Nel catalogo di presentazione dell’opera si legge: “I cani nel canile, il padrone e il cane, il cane e chi si tiene al guinzaglio sono testimonianza di un rapporto di potere soggetto ai mutamenti culturali e simbolo delle mutevoli costruzioni di natura: il canile quale mondo”.

Nella grande gabbia, i dobermann – che sono stati affittati da una signora veneziana – si alternano a due alla volta giocando e sfiorandosi per ore con due performer. Gli animalisti temono che siano soggetti a uno stress troppo forte, davanti alla ressa di fotografi, giornalisti, reporter, visitatori che si affolleranno in questi giorni di vernice della Biennale, fino all’inaugurazione di sabato.

Così hanno firmato una segnalazione alla Polizia municipale e all’Ufficio veterinario, in difesa di cani e hanno organizzato un sit-in di protesta per il giorno dell’inaugurazione.

redazione@vanitypets.it