Anche lo stato del Nevada sta pensando di regolarizzare la marijuana terapeutica in ambito veterinario, diventando così il 24esimo stato americano a legalizzare l’utilizzo della cannabis per scopi medici.
I benefici dei principi attivi estratti da questa pianta sono stati ampiamente dimostrati attraverso la ricerca scientifica, che ha osservato in particolare le proprietà curative del CBD ( non il THC che è psicoattivo!) nei cani affetti da malattie terminali o disturbi comportamentali.
Negli Usa sono già diverse le case farmaceutiche che hanno immesso sul mercato farmaci veterinari a base di cannabis. E’ il caso, ad esempio, del medicinale Canna-Pet (rivelatosi poi una truffa poiché totalmente privo di principio attivo), oppure Treatibles, una linea di prodotti farmaceutici per gli animali domestici a base di CBD.
Biscotti cannabinoidi che forniscono una soluzioni naturale, non psicoattiva, efficaci per i nostri amici a quattrozampe. Alcuni veterinari americani, rappresentati dal dottor Doug Kramer che per primo ha avuto il coraggio di portare alla luce questa diffusa terapia sugli animali, dichiarano di essere favorevoli all’utilizzo della cannabis sugli animali se essa può evitare loro la sofferenza che spesso costringe i medici a praticare l’eutanasia.
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