Fido come unico erede? In Italia non si può, però…

cane ereditiero

Un mito da sfatare: gli animali d’affezione non  possono ereditare ingenti beni e ricchezze dall’anziana proprietaria che è “passata a miglior vita”.

Quante volte nei film e nei cartoni ci è capitato di vedere fortunati cani e gatti che ricevono l’eredità dei padroni, che nei loro fidati animali da compagnia vedono gli unici, fedeli e degni amici a cui lasciare i propri beni. E’ ora di fare chiarezza e capire se il nostro ordinamento giuridico ci permette veramente di lasciare beni in eredità ai nostri cani.

Nonostante gli enormi progressi avvenuti negli ultimi anni in favore di una maggior tutela giuridica agli animali d’affezione, non si è ancora certo arrivati a ritenere fido capace di ricevere per testamento e, tanto meno, lo stesso può rientrare in successione!

Ma volete che proprio per aggirare tale norma non vi siano degli stratagemmi? Fido non potrà mai ricevere direttamente per testamento, in quanto privo di capacità giuridica, ma potrà ricevere per interposta persona. Per lasciare beni in eredità agli animali, infatti, è necessario nominare un soggetto, di fiducia s’intende, la cui qualità di erede o legatario verrà sottoposta alla condizione di dover provvedere alla cura ed alla tutela dell’animale domestico.

In altre parole è possibile effettuare dei lasciti a favore di un altro soggetto (persona fisica o giuridica) che si prenderà cura del cane, con contestuale nomina di un esecutore testamentario, che avrà il compito di verificare che vengano esattamente eseguite le disposizioni testamentarie lasciate dal  proprietario. Tali lasciti, ovviamente, non potranno andare a ledere la quota di legittima spettante per legge a soggetti, denominati legittimari (o anche riservatari), legati al de cuius da stretti rapporti di parentela o da un rapporto di coniugio.

Federica Fumagalli
redazione@vanitypets.it