Conoscere il proprio cane: come capire se Fido sta male

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Le sentinelle sullo stato di salute di Fido siamo noi. I cani non parlano e solo un proprietario attento, che conosce profondamente le abitudini del proprio cane, è in grado di avvertire i primi campanelli d’allarme quando qualcosa non va. Spetta sempre a noi proprietari quindi, quando ci si rivolge al medico veterinario, fare una prima anamnesi.

Ecco alcuni parametri da tenere sempre sotto osservazione e che forniranno anche importanti indizi al veterinario, per individuare velocemente e con precisione il malessere che può affliggere Fido.

  • Appetito: mangia di più, di meno o rifiuta completamente il cibo.
  • Sete: un cane deve bere più di 50-80 ml di acqua, per ogni chilo di peso corporeo, al giorno. Ogni cambiamento, in eccesso o in difetto, può essere sintomatico di qualcosa.
  • Dolore: non sempre il cane si lamenta e piange quando ha dolore. Rigidità, schiena deviata e zoppia possono nascondere un malessere.
  • Feci e Urine: la forma e il colore dei bisognini di Fido cambiano secondo quello che mangia, ma difficoltà nel fare la cacca o un aumento della necessità di uscire, posso rivelare molto al medico veterinario.
  • Respiro: la frequenza respiratoria di un cane varia dai 10 ai 30 atti respiratori al minuto e nello studio del veterinario Fido sarà sicuramente agitato.
  • Deambulazione: cammina coordinando gli arti, testa dritta, reattività nei cambi di direzione.
  • Mantello: è un importante indicatore di salute e un’eccessiva perdita di pelo, l’opacità del manto e il prurito sono campanelli d’allarme.
  • Peso: dimagrimento repentino o, al contrario, un aumento di peso.
  • Stile di vita: per il veterinario è importante sapere quali sono le abitudini del cane, non dimenticate quindi di farne menzione durante la visita.

Uno solo di questi parametri che cambia o la combinazione di più fattori, indicano ai proprietari che ci potrebbe essere un problema. Per il veterinario è importante sapere anche da quanto tempo vi siete accorti dell’insorgenza dei sintomi e con che frequenza si presentano. 

redazione@vanitypets.it