Come scegliere un cucciolo: razza, sesso, età

Adottare un cucciolo è una scelta meravigliosa se fatta con consapevolezza ed attenzione. Troppo spesso si viaggia sull’onda dell’emotività o della moda, ma per vivere serenamente con Fido bisogna tener conto di diversi aspetti.

Una razza vale l’altra?
Ovviamente no. Certo, tutti i cani hanno in comune gli stessi bisogni, ma quello che si deve particolarmente considerare sono le attitudini di razza. Infatti per tantissimi anni i cani sono stati selezionati per svolgere determinati compiti e questa è una parte fondamentale della loro storia che non va sottovalutata. La federazione cinologica internazionale (FCI) ha suddiviso le razze in 10 gruppi in base alle attitudini.

Dobbiamo decidere fin da subito quali caratteristiche desideriamo in un amico a quattro zampe e valutare se combaciano con il nostro stile di vita. Se, invece, si sceglie un meticcio bisogna considerare il mix di razze e capire le attitudini di ognuna.

Occorre sottolineare che tutti i cani hanno bisogno di tempo da dedicargli (attività motoria, attività mentale, attività masticatoria, ecc….) che può essere minore o maggiore in base alla razza e al carattere dell’individuo (minimo 2-3 ore al giorno).

Maschio o femmina?
È una scelta personale, ma bisogna essere consapevoli che i maschi con la maturazione inizieranno ad essere più ribelli e competitivi, mentre le femmine, durante il calore, potrebbero risultare più nervose.

Dove adottare un cucciolo? Allevamento, negozio, privato o canile?
La scelta migliore sicuramente ricade sull’allevamento. L’allevatore serio si occupa di riproduzione per lavoro e cerca sempre di far nascere cuccioli sani sia da un punto di vista fisico che caratteriale. In allevamento è inoltre possibile vedere la madre, i fratellini e a volte anche il padre. Se i genitori sono equilibrati probabilmente lo saranno anche i loro piccoli.

Anche in canile potrete trovare splendidi cuccioli, spesso meticci. Se i cuccioli sono nati lì e avrete la possibilità di incontrare i genitori potrete valutare voi stessi. Ovviamente anche i poveri pelosetti orfanelli o abbandonati meritano un’occasione, ma dovrete chiedervi: “Sono in grado di affrontare gli eventuali problemi che potrebbero sorgere a causa della mancanza della madre o dei traumi subiti?”

L’importanza dei primi 2 mesi di vita
La vendita di cuccioli prima dei due mesi di vita è vietata. È di estrema importanza che i piccoli trascorrano del tempo insieme alla madre, ed ai fratellini, affinché acquisiscano i comportamenti fondamentali necessari allo sviluppo di un cane equilibrato.

Nelle prime due settimane di vita i cuccioli non sono in grado di eliminare feci e urina in maniera autonoma e la madre li stimola leccandoli nella zona genitale. In questo modo gli insegna la cosiddetta “sottomissione passiva” che risulterà utile da adulti per comunicare la propria resa.

Dalla quarta settimana di vita la madre insegna ai cuccioli a giocare senza stringere eccessivamente e quindi a controllare il morso. Inoltre gli insegna il significato del ringhio, a rispettare il proprio turno per mangiare, e a gestire la calma e l’autocontrollo!

Infine la mamma rappresenta anche una base sicura tramite cui è possibile esplorare il mondo rimanendo tranquilli. Questo ruolo poi dovrà essere sostituito dall’uomo.  Ecco perché dunque è importante portare a casa il cagnolino dopo i due mesi.

Non bisogna sottovalutare il periodo che va dai due ai quattro mesi, in cui il cucciolo, se ha la possibilità, impara a rapportarsi con il mondo. Le esperienze che farà in questo periodo saranno fondamentali perché da grande non mostri paura e insicurezza nei confronti dei suoi simili, delle persone e di ambienti differenti.

Per quanto riguarda lo stato di salute del cucciolo è importante rivolgersi ad un veterinario, meglio se quello di fiducia, che saprà dare le indicazioni migliori, quali ad esempio le vaccinazioni necessarie.

Giulia Minonzio
Educatore Cinofilo Csen

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