Cani sereni ed equilibrati: l’importanza della socializzazione

Durante le prime settimane di vita, i cuccioli, iniziano a familiarizzare con i propri simili, con l’ambiente e con gli esseri umani. Tra gli anni 40′ e 50′ John Paul Scott e i suoi collaboratori esaminarono una colonia di cani fin dalla nascita per verificare l’esistenza di un “periodo critico” e scoprirono che i cani presentano delle specifiche fasi di sviluppo che corrispondono ad uno stadio di maturazione fisica e psichica. Una di queste è la socializzazione.

Successivamente, altri studi confermarono che le esperienze che i cani vivono nei primi 3-4 mesi sono determinanti per il resto della loro vita. La “finestra” di socializzazione inizia alla quarta settimana di vita e si conclude verso la sedicesima. Il cucciolo, quindi, incomincia a familiarizzare con i propri simili quando è ancora con la mamma e i fratellini e, adottandolo ai due mesi, abbiamo ancora uno o due mesi per fargli conosce in maniera positiva altri simili, altre specie animali e nuovi ambienti.

Il periodo di socializzazione, secondo gli studi di Scott, si suddivide in:
socializzazione intraspecifica o primaria, in cui i cani imparano ad interagire con altri simili (dalle 3 alle 8 settimane);
Socializzazione interspecifica o secondaria, in cui imparano ad interagire con le persone e con altri specie (dalle 5-8 alle 12 settimane);
Socializzazione ambientale, in cui esplorano nuovi ambienti ( dalle 5-12 fino alle 16 settimane).

La socializzazione primaria inizia già con i fratellini e la madre, che risulta avere un ruolo fondamentale nella crescita di un cane equilibrato. La mamma infatti insegna ai piccoli a controllare il proprio morso e quindi a non far male, a rispettare il proprio turno per mangiare, a calmarsi ed auto controllarsi e la sottomissione passiva. Tutti questi insegnamenti contribuiscono a crescere un cane che non avrà problemi a relazionarsi con gli altri.

Intorno alle 3/5 settimane i cuccioli dovrebbero iniziare ad interagire con gli altri cani ed è per questo che prima di adottare Fuffi dovremmo rivolgersi ad un buon allevamento. Quando lo portiamo a casa abbiamo il dovere di continuare il percorso, facendogli conoscere nuovi amici a quattro zampe, prima di tutto equilibrati, onde evitare traumi, e possibilmente di razze, taglia, sesso ed età diversa.

Questo non vuol dire buttare il cagnolino in mezzo ad una decina di sconosciuti in un’area cani, nè fargli incontrare più cani possibili per strada (non si dovrebbe mai perché il guinzaglio impedisce di comunicare correttamente), bensì scegliere cani conosciuti, equilibrati e iniziare da un soggetto e gradualmente aumentare il numero. L’ideale sarebbe farsi seguire da un educatore professionista, in grado di valutare il carattere del vostro cucciolo e seguire un percorso ad hoc o partecipare ad una puppy class. Quest’ultime sono ideate appositamente per i cuccioli dai 2 ai 5 mesi con lo scopo di dare informazioni utili ai proprietari, socializzare e iniziare l’educazione del cane.

La socializzazione secondaria è un po’ più faticosa e riguarda gli altri animali, come gatti, uccellini, conigli e cavalli e soprattutto gli esseri umani. Fuffi deve imparare a mettere tutti nell’insieme “esseri umani“. Per lui neonati, bambini, giovani, adulti, uomini, donne, con ombrelli o cappelli, con barba e baffi sono fisicamente diversi ed ha bisogno di avere più esperienze positive possibili con ognuno di questi per riconoscerli e in futuro non averne paura e non mostrare comportamenti problematici.

Infine abbiamo l’esplorazione degli ambienti. Un buon allevatore di campagna, porta i cuccioli qualche volta in città per abituarli ad odori e rumori differenti, soprattutto se li dà via a tre mesi di vita. Se così non fosse il piccolo potrebbe avere enormi difficoltà ad abituarsi all’ambiente cittadino. Bisogna quindi abituare il nostro piccolo amico a luoghi differenti, in modo che non abbia paura del rumore delle macchine, dei pullman, del treno, del tram e che non rimanga spaesato dagli odori così diversi.

La socializzazione è, dunque, la base per avere un cane equilibrato che sappia essere sereno in luoghi differenti, con altri cani e persone. Il primo passo è quello di scegliere il proprio amico in un allevamento serio, dove sia stato in contatto con mamma, fratellini ed altri cani. A tre mesi la “finestra” di socializzazione inizia a chiudersi e, quindi, adottandolo a due mesi avremo la possibilità di fargli conoscere di più il mondo. Attenzione perché la socializzazione non permane! Il duro lavoro svolto nei primi mesi è essenziale, ma se non si prosegue, viene vanificato. È importante, quindi, continuare a vivere esperienze con il nostro amico a quattro zampe.

Giulia Minonzio
Educatore Cinofilo CSEN
redazione@vanitypets.it