Calano anche i vaccini dei cani: “E’ pericoloso, bisogna intervenire”

vaccini cani

I vaccini sono importanti per gli animali, così quanto lo sono per gli uomini. Dopo la pubblicazione di una ricerca GfK Eurisko che attesta il livello di vaccinazioni, tra cani e gatti al 46%, arriva il commento delle Associazioni dei Veterinari.

Solo il 46% dei proprietari di cani e gatti fa vaccinare il proprio animale: è il risultato emerso da una ricerca GfK Eurisko. Percentuale che Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari, l’Anmvi, non ha commentato positivamente.

“Si tratta di una percentuale piuttosto bassa e insufficiente  – ha detto – indice di un atteggiamento che non aiuta ad eradicare malattie infettive pericolose, anche mortali per i nostri animali, come la parvovirosi e il cimurro. Siamo molto lontani dal desiderato 95%, soglia raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per gli esseri umani, ma che permetterebbe di ottenere la cosiddetta ‘immunità di popolazione’, anche tra i nostri amici a quattro zampe”.

La ricerca  dimostra che c’è ancora molto da fare: “in particolare per i cuccioli di cane, che sono estremamente vulnerabili alle malattie infettive ma al tempo stesso hanno bisogno di socializzare fin dalla tenera età con i propri simili – ha aggiunto – La vaccinazione, inoltre, deve essere eseguita esclusivamente dal veterinario, unica figura in grado di valutare e garantire la salute dei nostri amici a quattro zampe, attraverso la definizione di un piano vaccinale adeguato e modulato sulle esigenze di ogni singolo animale“.

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