Stop alle uccisioni di cani e gatti. E’ l’appello dell’associazione Animalisti Italiani Onlus, che oggi sarà davanti all’ambasciata cinese per chiedere la fine del martirio per gli animali uccisi e mangiati, in occasione del solstizio d’estate.
Yulin è una metropoli cinese della regione di Quansi Zhuang, di 5 milioni e mezzo di abitanti. Qui, il 21 giugno di ogni anno, per il solstizio d’estate, si celebra un festival in cui vengono macellati e poi mangiati circa 10 mila cani.
Secondo la credenza locale, la loro carne sarebbe fonte di salute, fortuna e vigore sessuale. Ecco perché in Cina, secondo l’ufficio di Pechino della World Animal Protection, vengono ancora macellati 25 milioni di cani, mentre in altri Paesi asiatici quali Taiwan, nelle Filippine, a Singapore e a Hong Kong ne è stato vietato il consumo.
Gli Animalisti Italiani Onlus si oppongono a questa barbarie e hanno inviato una lettera all’ambasciatore cinese, per chiedere un incontro a margine del presidio, in programma per le 11.
“I cittadini italiani, e quelli cinesi residenti in Italia, sottoscrivano la petizione contro il festival della carne di cane di Yulin, una barbarie incommentabile – commenta Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente – Anche l’Expo esca dal suo imbarazzante silenzio sui diritti degli animali e si impegni a far conoscere questa realtà”.
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